...Lui sapeva che se fosse rientrato a casa si sarebbe limitata a dargli un bacio, ad armeggiare con le pentole sul fuoco e a riempirgli il piatto di qualche intingolo dal profumo invitante. Al massimo AVREBBE AZZARDATO un "Come va?" ...
CATARSI IN BOULEVARD RICHARD LENOIR
Lucas si rivestì con calma, come non aveva mai fatto. Ma cosa gli era preso? Da quando in qua non aveva urgenza di tornare a sorvegliare la casa che gli avevano affidato? La signora Maigret cominciò a spazientirsi, finì rapidamente di allacciarsi la vestaglia sotto la quale le restavano a questo punto solo il reggicalze e una soddisfatta calza nera, il nuovo modello in nylon di DuPont che il giovane Lapointe le aveva regalato appena due giorni prima, e lo incitò bruscamente a far presto. Al novantanove per cento avrebbe gustato da sola la cena per due che ogni sera si faceva recapitare di nascosto dal suo vecchio innamorato della Brasserie Dauphine, ma non era da escludere l’eventualità che quell’ego fradicio di birre e calvados, che aveva sposato quasi trent’anni prima, decidesse di rientrare in tempo dal Quai des Orfèvres e magari di portarla a condividere le chiacchiere futili della signora Pardon (nemmeno il cognome sarebbe bastato a scusarla) o a vedere un film western . Si affacciò sulle scale per un ultimo saluto a Lucas, che ora, come se di colpo si fosse ricordato del suo ruolo, stava letteralmente scappando via e, con il sorriso elusivo di quella bella signora in quel quadro italiano che aveva visto al Louvre, quella volta che Jules voleva seguire una sua pista e le aveva permesso di allontanarsi per un po’ da sola in quelle infinite sale, si preparò ad inscenare il consueto, ufficiale grigiore.
2 commenti:
mia cognata legge gialli. In ogni caso, se nessuno li vuole, io sono una distributrice patentata
firmato: Brusaola
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