In tempi non sospetti ne parlai nell'antesignano dei siti di cucina, Coquinaria, creato da Rossanina Del Santo, aretina come l'amico blogger, ma qualcuno mi infamò perché avevo usato impropriamente il nome parmigiana per questa ... 'cosa'. Però tutti quelli che la mangiano poi me la richiedono, quindi consiglio ai puristi di chiamarla 'quer-pasticciaccio-brutto-co-la-meranzana' ma di provarla!
Parmigiana alla Van Cuoc (di solito la teglia viene colma ma mi ero stancata di friggere) |
melanzane nere tonde
uova sode
un uovo intero
mortadella
parmigiano
sugo di pomodoro
basilico
sale , pepe
olio di semi di arachide
La parte più insopportabile è friggere, in tanto olio bollente, le fette di melanzana (vanno bene anche le melanzane lunghe ma le 'tonde nere' -per intenderci quelle che arrivano a pesare mezzo chilo cadauna, di più recente mercato, sono ideali). Fatele pure a fette spesse perché poi si assottigliano e si avverte meno il loro sapore. Ripeto: olio bollente e melanzana possibilmente fredda da frigorifero, perché la melanzana è avida di olio e se lo pappa senza ritegno. Una volta fritte e scolate ben bene su chilometri di carta da fritti, il più è fatto. Ora si tratta di comporre la parmigiana in questo modo:
primo strato di melanzane a foderare tutta la teglia, qualche leggerissima cucchiaiata di passato di pomodoro che avrete ristretto con pochissimo olio evo e abbondante basilico, una grattugiata di parmigiano su tutta la superficie, coprire con mortadella affettata
secondo strato di melanzane, pomodoro, parmigiano e uova sode tagliate a fette sottili con l'apposito attrezzo (in una teglia come la mia ce ne sono 4)
terzo strato di melanzane, pomodoro, parmigiano e mortadella
ultimo strato di melanzane e pomodoro che coprirete con un uovo sbattuto e parmigiano
mettere tutto in forno a 170° per una ventina di minuti a far dorare.
Il giorno dopo è ottima. Se poi la congelate, abbiate l'accortezza di sporzionarla dentro la teglia quando è ancora un po'congelata, così i quadrotti vengono perfetti e la buccia delle melanzane non vi ostacola.
5 commenti:
Grande VanCuoc: Mi hai fatto fare un salto geo-temporale di 1000 km e 40 anni: la mia nonna sicula la faceva proprio cosi' con l'unico accorgimento preliminare di far riposare per alcune ore la melanzana (tonda cui toglieva solo parte della buccia per un effetto cromatico bianco-nero) nel sale grosso per togliere l'acqua e l'amaro - diceva lei ! Il giorno dopo e' spet-ta-co-la-re e hai ragione sulla frittura: ricordo l'odore della sua casa di campagna invasa dall'effluvio di olio d'oliva fritto !!!
PS Ho dell'olio siculo - se vuoi ripetere e-sat-ta-men-te l'esperienza fammi sapere !
Ravennauta, ti confiderò un segreto: a meno che tu non abbia un orto personale con una varietà antica di melanzane, sono anni che non è più necessario togliere il succo amaro, perché non càpita più di trovare una melanzana che lo richieda. Ne ignoro il motivo, ma prometto di approfondire, che ne so, magari sul sito di Bressanini o di qualche produttore...
Intanto ho trovato questo dall'archivio storico del Corriere della Sera:
LA BORSA DELLA SPESA
Melanzane a prova di amaro
Ci avete fatto caso? Oggi le melanzane non sono più amare come quelle di un tempo, perché sono varietà geneticamente migliorate. E, quindi, è del tutto inutile tagliarle a fette e fare spurgare l' acqua di vegetazione spruzzandole col sale, come la gran parte dei ricettari continua a suggerire per forza d' abitudine. Le melanzane, che possiamo mangiare in questo momento, sono particolarmente dolci, perché ancora prodotte in serra, soprattutto in Sicilia....
Eh cara mia, non ci sono piu' le melanzane di una volta......
Sembra Veramente buona!!!! La preparo stasera seguendo passo passo ed eliminando le uova che, mio malgrado, non posso mangiare!
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