sabato 11 maggio 2013

Parmigiana???

Ovviamente nulla da dire: la parmigiana parrebbe non avere nulla di 'emiliano-romagnolo' se non un nome che potrebbe trarre in inganno e farne risalire le origini a Parma. Beh, questa versione, che in famiglia mia si fa da generazioni e che ho trovato solo in un foglio strappato da mia nonna apparentemente a un antichissimo libro di cucina, al quale non si riesce a risalire, sembra smentire abbastanza la premessa. Certo è anche più 'tosta' della versione napoletana o siciliana, ma provatela una volta sola nella vita e ditemi se non è STRA-OR-DI-NA-RIA.

In tempi non sospetti ne parlai nell'antesignano dei siti di cucina, Coquinaria, creato da Rossanina Del Santo, aretina come l'amico blogger, ma qualcuno mi infamò perché avevo usato impropriamente il nome parmigiana per questa ... 'cosa'.  Però tutti quelli che la mangiano poi me la richiedono, quindi consiglio ai puristi di chiamarla 'quer-pasticciaccio-brutto-co-la-meranzana' ma di provarla!





Parmigiana alla Van Cuoc (di solito la teglia viene colma ma mi ero stancata di friggere)




Ingredienti: (non do dosi perché dipende dalla grandezza delle vostre teglie)
melanzane nere tonde
uova sode
un uovo intero
mortadella
parmigiano
sugo di pomodoro
basilico
sale , pepe
olio di semi di arachide

La parte più insopportabile è friggere, in tanto olio bollente, le fette di melanzana (vanno bene anche le melanzane lunghe ma le 'tonde nere'  -per intenderci quelle che arrivano a pesare mezzo chilo cadauna, di più recente mercato, sono ideali). Fatele pure a fette spesse perché poi si assottigliano e si avverte meno il loro sapore. Ripeto: olio bollente e melanzana possibilmente fredda da frigorifero, perché la melanzana è avida di olio e se lo pappa senza ritegno. Una volta fritte e scolate ben bene su chilometri di carta da fritti, il più è fatto. Ora si tratta di comporre la parmigiana in questo modo:

primo strato di melanzane a foderare tutta la teglia, qualche leggerissima cucchiaiata di passato di pomodoro che avrete ristretto con pochissimo olio evo e abbondante basilico, una grattugiata di parmigiano su tutta la superficie, coprire con mortadella affettata

secondo strato di melanzane, pomodoro, parmigiano e uova sode tagliate a fette sottili con l'apposito attrezzo (in una teglia come la mia ce ne sono 4)

terzo strato di melanzane, pomodoro, parmigiano e mortadella

ultimo strato di melanzane e pomodoro che coprirete con un uovo sbattuto e parmigiano

mettere tutto in forno a 170° per una ventina di minuti a far dorare.

Il giorno dopo è ottima. Se poi la congelate, abbiate l'accortezza di sporzionarla dentro la teglia quando è ancora un po'congelata, così i quadrotti vengono perfetti e la buccia delle melanzane non vi ostacola.








5 commenti:

sTO Ravennauta ! ha detto...

Grande VanCuoc: Mi hai fatto fare un salto geo-temporale di 1000 km e 40 anni: la mia nonna sicula la faceva proprio cosi' con l'unico accorgimento preliminare di far riposare per alcune ore la melanzana (tonda cui toglieva solo parte della buccia per un effetto cromatico bianco-nero) nel sale grosso per togliere l'acqua e l'amaro - diceva lei ! Il giorno dopo e' spet-ta-co-la-re e hai ragione sulla frittura: ricordo l'odore della sua casa di campagna invasa dall'effluvio di olio d'oliva fritto !!!
PS Ho dell'olio siculo - se vuoi ripetere e-sat-ta-men-te l'esperienza fammi sapere !

vancuoc ha detto...

Ravennauta, ti confiderò un segreto: a meno che tu non abbia un orto personale con una varietà antica di melanzane, sono anni che non è più necessario togliere il succo amaro, perché non càpita più di trovare una melanzana che lo richieda. Ne ignoro il motivo, ma prometto di approfondire, che ne so, magari sul sito di Bressanini o di qualche produttore...

vancuoc ha detto...

Intanto ho trovato questo dall'archivio storico del Corriere della Sera:

LA BORSA DELLA SPESA
Melanzane a prova di amaro

Ci avete fatto caso? Oggi le melanzane non sono più amare come quelle di un tempo, perché sono varietà geneticamente migliorate. E, quindi, è del tutto inutile tagliarle a fette e fare spurgare l' acqua di vegetazione spruzzandole col sale, come la gran parte dei ricettari continua a suggerire per forza d' abitudine. Le melanzane, che possiamo mangiare in questo momento, sono particolarmente dolci, perché ancora prodotte in serra, soprattutto in Sicilia....

sTO Ravennauta ! ha detto...

Eh cara mia, non ci sono piu' le melanzane di una volta......

Unknown ha detto...

Sembra Veramente buona!!!! La preparo stasera seguendo passo passo ed eliminando le uova che, mio malgrado, non posso mangiare!