mercoledì 29 ottobre 2014

Banco d'arena?

Oggi, grazie al post che hanno caricato su Facebook gli amici Miccoli, scopro che esiste il MIELE DI BARENA.
Così cerco notizie e trovo che le 'barene' (il cui nome ha origini incerte, ma potrebbe venire da 'baro', forma dialettale per 'ciuffo d'erba' o essere una contrazione di banco d'arena) sono quei banchi di terre emerse che affiorano fra il mare e i margini della laguna veneta, sempre più precarie, perché sommerse dalle acque che penetrano verso i litorali.
 Su questi banchi cresce un fiorellino rosa e pervinca del genere Limonium, che attrae le api provenienti dalle arnie disposte lì attorno e che dà un miele amarognolo, ricercato proprio per la sua aleatorietà e ricco di proprietà balsamiche.  Leggo anche che il miele di barena rientra nella categoria dei cosiddetti 'mieli salati' italiani, insieme a quello di elicriso (miele da spiaggia toscano) e al corbezzolo sardo, che lasciano un gusto leggermente salato al palato.
Amo i mieli con lo yogurt e con  la carne di maiale,  li apprezzo a colazione su pane e burro e li preferisco  alle  marmellate in abbinamento ai formaggi. Perciò ho affinato abbastanza il gusto per questo prodotto che molti non gradiscono. Quindi....mò scatta la caccia a quello di Barena, almeno per un assaggio.
Non ho mie foto nè delle barene nè di questo miele, perciò, per questa volta, articolo senza 'le figure'.

1 commento:

sTO Ravennauta ! ha detto...

Interessante, nel mio piccolo ho chiesto ad uno chef un menu' a base di miele e melograno con la presenza di uno stimatissimo produttore in zona di cui saprai/saprete nel caso si materializzi.