mercoledì 30 luglio 2014

Arrivano i nostri...

in notevole ritardo sui tempi per trasferta in Svizzera e in due osterie Slow Food in zona Como, che sconsiglio vivamente (forse anche la loro guida non è proprio aggiornatissima, una aveva tutta l'aria di aver cambiato gestione, altrimenti non si spiega), pubblico finalmente le foto del 'miracolo' di Castel di Sangro, che non a caso abbiamo assimilato alla magnifica esperienza gastronomica vissuta da Alja a Bilbao.

                                         Il contesto (Villa Donna) e il protagonista NIKO ROMITO

                                                              ( due foto rubate al web):


 

le comparse:

i primi antipasti (sublime il paté di fegato di coniglio fra due chips di rapa rossa), in realtà preceduti da un bocconcino di benvenuto al pistacchio che ho fotografato solo con la memoria...




crostatina con paté di olive nere afferrata dalla mano circospetta  (ossignùr, lo rompo) di Bert



                                                   il  saporitissssssssssimo gelato di piselli con pancetta croccante e parmigiano. Ciò che più mi ha convinta durante tutto il pranzo è stata l'esaltazione dei sapori primari dei piatti. Niko conosce l'arte di estrarre sempre l'essenza  più intrinseca delle materie prime senza forzature:




la 'tartare' emulsionata divinamente:



e....APOTEOSI...il mio piatto preferito: una sorta di finta cappella di fungo col bianco del corpo del porcino, il verde delle ife ed il marroncino della pelle che lo ricopre. FA-VO-LO-SO!!!! In realtà, come da menù, un gel di vitello, porcini secchi, mandorle, rosmarino e tartufo nero.





  Seguono l' assoluto di cipolle, parmigiano, zafferano tostato (un agnolotto sui generis, piccolissimo e ripieno di solo parmigiano, in assoluto di cipolle):





la melanzana pomodoro e pesca (ecco, se devo trovare cosa non ho apprezzato, direi proprio questo piatto. L'amaro eccessivo e certamente voluto della melanzana e la sua consistenza quasi cruda non fanno evidentemente per il mio palato, anche se l'aspetto e la glassatura erano quanto di più invitante):



i ravioli di ricotta di bufala in una sorprendente e avvolgente acqua distillata (quasi un gel)
di capperi e bufala:







lo spaghetto in un sugo ristretto di  pomodori (diverse varietà insieme) senza olio né sale ma cremoso, lucido e saporito all'ennesima potenza




Proseguo con la mia sedia vuota mentre servivano sembra il secondo clou della giornata...una fettuccina ai gamberi rossi e pepe rosa  particolarmente apprezzata dai fortunati che ne hanno goduto (rimando al post di Aldo)





Ennesimo entusiasmo unanime per l'umido di vitello con misticanza alcolica (gin) servito con gin tonic in abbinamento: 





e per finire:  'Essenza'  : in teoria sei filetti d'acciuga con palline di burro che vorresti spalmare su quella meraviglia di pane del quale non ho ancora parlato ma che mi è parso il migliore finora mai assaggiato anche in ristoranti di medesimo livello. In pratica una crema di nocciole e mandorle, con caffè, gelato alla radice di genziana con pistilli di zafferano, ridotto di passion fruit e...niente zuccheri aggiunti.



Ho detto "per finire" ma non sono mancate le piccole coccole che accompagnano il caffè, delle quali mi è rimasta in memoria soprattutto quella di crema bruciata alla liquirizia, ma chiedo aiuto ai passatelli più svegli di me per completare il ricordo dell'intera degustazione.

Per parte mia, oltre ad apprezzare moltissimo l'abbinamento vitello-gin tonic, (al di là della presenza del gin nel piatto, un abbinamento sicuramente sgrassante in presenza di carni, da adottare) ho scoperto un Pecorino d'abruzzo niente male, mentre non farei follie per nessuno degli altri vini che abbiamo chiesto di assaggiare.



Caffé, tour della struttura guidato dalla simpatica e accogliente sorella di Niko e dal sommelier, annusata veloce al centro di Sulmona e...altre cinque ore di auto per non dimenticare.




BUON COMPLEANNO VIOLA!!!!! CI SIETE MANCATI


o, come mi correggerebbe qualcuno (stavolta non faccio nomi, ma Aldo capirà), abbiamo in realtà pensato a                                                                            tutt'altro...






4 commenti:

Unknown ha detto...

Mi guardo bene dal raccogliere la provocazione di Vancuoc; mi limito a osservare che "stranamente" il locale non compare nella guida dell'Accademia Italiana della Cucina.
Quanto mi manca Ballarini...

Franco ha detto...

Vanna sei una giornalista enogasronomica di ottimo livello ! Brava . Unico appunto sulla scorribanda : sono troppo anziano oramai per affrontare andata e ritorno in auto nella stessa giornata !

Mirko&Viola ha detto...

Bellissime sia le foto che le "recensioni".

La prossima volta veniamo anche noi )
...ma dormiamo là.

vancuoc ha detto...

Prima di tutto vi ringrazio per i complimenti: a me il mio post, dopo quelli più qualificati dei nostri amici, sembrava piuttosto la lista della spesa.
Poi vorrei aggiungere un paio di cose. La prima è che tutti mi stanno scrivendo (perché non mettete i commenti sul blog???) per chiedermi per quale accidenti di motivo io me ne sia stata un quarto d'ora alla toilette proprio mentre veniva servito uno dei piatti fondamentali del pranzo
:-)))) La verità è che Maddalena ed io, avendo espressamente scelto di non consumare pesce crudo, siamo state con grande delicatezza invitate ad andare a fumare proprio per non farci stare come papere attonite in mezzo ai papaveri che si stavano sdilinquendo. E l'ho trovato anche di gusto impeccabile.
La seconda è che amo molto il design moderno e contemporaneo, anche quando è particolarmente esasperato, ma la convivenza con quelle lampade, che erano peggio di un commensale fastidioso, davvero non la si regge, nemmeno in foto.