A vostro beneficio cito in ordine “gerarchico” (dal grado sommo a scendere) i momenti
apicali della serata:
- Ravioli a colori: sensazionali ravioli di patate (senza farina)
in un brodo di barbabietola affumicata, finocchio ed altro; piatto pazzesco,
ahivoi non descrivibile.
- Risotto con zafferano, polvere di liquirizia, incenso e ginepro:
una rincorsa di stimoli sensoriali, in cui la liquirizia fa da staffetta allo
zafferano, l’incenso ti arriva dopo un po’ per via dapprima retronasale e poi
diretta, amplificando le sensazioni, ma in modo discreto; il ginepro conferisce
un ulteriore elemento di sottile nerbo al piatto. Lo metto fra i primi 3 risotti della
mia vita (indovinate di chi sono gli altri due?); preparazione che implica una
tecnica monstre e dove un microgrammo in più o in meno di ciascun ingrediente
farebbe letteralmente sballare il risultato finale.
- Scarpetta verde nell’orto: un piatto apparentemente semplice,
totalmente centrato sulle verdure (materie prime fantastiche) e sulla
concentrazione dei rispettivi sapori (commovente quella del pomodoro), in cui
una purea di fave quintessenziale dà la tonica al tutto (Alajmo mi si è seduto
accanto dopo che avevo finito di mangiarla e ha confermato: per lui le fave sono
la linea di basso del piatto, in una chiave di lettura musicale).
- Linguine integralmente integrali (di B. Cavalieri), pistacchi e
capperi; mai sperimentato (o forse sì, da Niko Romito) un utilizzo dei capperi
così lucido; ma è tutto il piatto che convince, con il pistacchio che conferisce
una nota appena grassa e dolce e le linguine a recitare la parte del primo
attore.
Il resto tutto di eccellente livello, ma non altrettanto
indimenticabile. C'è anche da dire che mi sono lasciato prendere la mano al momento dell'ordinazione e sono arrivato a fine cena piuttosto affaticato..
Da menzionare anche il low profile dei due fratelli e la loro inattesa attenzione
nei miei confronti a fine serata (mezz'ora a chiacchierare con tutti e due di cucina, chef, ristoranti, materie prime,... a locale pieno!).
Non è un caso che Parini si sia formato in questo locale.
A buon intenditor...
Dimenticavo: praticamente il vino non l'ho pagato (a fronte del prezzo in carta ho trovato sul conto una cifra che equivale a poco più del prezzo al produttore) e nemmeno i due piatti in più che avevo fatto aggiungere al menù degustazione.
Il vostro corrispondente dal fronte.
AS
1 commento:
Bravo Aldo . Una serata invidiabile , la tua recensione fa' rivivere emozioni . Grazie
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