giovedì 17 aprile 2014

Rivodutri che?!?!?

Se il navigatore impazzisce in zona Rieti, chiedete de "La Trota" da Maurizio e Sandro Serva http://www.latrota.com/ e ve lo indicheranno, tutti lo conoscono e pochi lo frequentano - purtroppo dico io. La loro clientela arriva apposta li' principalmente da Roma - e loro malgrado questa volta da Ravenna........  I fratelli fanno una cosa semplice - ma molto complicata perche' tutti avrebbero le loro 2 Stelle Michelin: rendono merito a cio' che loro raccolgono e altri coltivano allevano, pescano e cacciano secondo dettami rigorosi della semplice ed antica cucina locale ricca di prodotti di fiume e della terra.



Vi allego un paio di foto dei soli dolci - ultimamente mi vergogno a riprendere le foto, qui di straforo


Quest'ultimo piatto e' stato la rivelazione dell'intera serata, al punto che per come viene presentata manda letteralmente in confusione i sensi che si aspettano un'infilata di dolci ed invece........spero lo andiate a provare di persona. Attenzione estrema per il dettaglio - pani e grissini autoprodotti sono superbi -  per la qualita' e un amore sconfinato per la propria terra insieme a competenza (loro e della Sommelier asiatica) per vini e formaggi hanno completato la bella serata in cui hanno servito soli 2 tavoli ma con estrema soddisfazione di tutti.

domenica 13 aprile 2014

SHALOM CHALET!

Per chi ancora non lo conoscesse, mi piacerebbe suggerire uno dei miei angoli preferiti a Ravenna: i giardini pubblici, che dal settembre del 2012 vantano (FINALMENTE!) un punto di ristoro che vale la pena frequentare. Esistente da anni, lo Chalet era sempre stato un baretto anonimo e direi anche quanto di più triste si potesse trovare in città, nonostante il notevole contesto. Poi, grazie alla gestione di Mascia Ferri e Cristiano Ricciardella, è cresciuto e si è qualificato a un livello che invita anche chi, come me, deve fare un po' di strada in più per raggiungerlo.
Il luogo consente di fare colazione, camminare all'ombra della storica vegetazione o fare il percorso vita (per chi ancora ha le ossa sostenute dai muscoli :-))!! ), sedersi a leggere il giornale o un libro in pace ( soprattutto per noi  mattinieri fedeli all'orario di apertura della domenica - più tardi giustamente si anima parecchio, ma a quel punto è ancora più allegro), portare i bambini a giocare o il cane a passeggiare, assistere a manifestazioni di vario genere, fare un salto al Mar o ripassare le esposizioni della Pinacoteca Comunale, prendere un aperitivo all'aperto nelle serate estive e consumare un pranzo a buffet decisamente appetitoso e non banale nell'intervallo del lavoro o per il brunch domenicale.
Bene, mi aveva sempre stupito la qualità e varietà delle proposte per una realtà di 'piccola ristorazione' in modo particolare, ahimè,  nella nostra città (anche se prometto che visiterò più locali perché devo dire che moltissime nuove proposte mi mancano e potrei non conoscerne di altrettanto o più valide), poi ho scoperto che dietro le quinte, anzi  neanche troppo dietro perché la cucina è a vista, c'è Andrea Minghetti, ex chef dell'ormai fu ristorante Salemare di Marina di Ravenna, ristorante che poteva piacere o meno, ma che si serviva di materie prime freschissime e ad alto livello e che ha pagato lo scotto di prezzi di conseguenza troppo elevati per un ambito di habitué del pescione spesso decongelato e ripassato nel panone prezzemolato prima di essere cacciato su una griglia e preceduto dal famigerato pot-pourri di antipasti caldi e freddi  sempre di identico materiale plastico, e per questo servito a prezzi più accessibili.
Ultimo, ma non ultimo, il personale (non faccio nomi solo perché non li conosco tutti) è di una gentilezza veramente apprezzabile, anzi, come dico io, quasi forlivese: entrate in qualsiasi negozio o locale di Forlì, Cesena o anche solo dei nostri dintorni e la prima cosa che vi lascerà basiti sarà l'affabilità e disponibilità dei non ravennati.
Chicca del giorno: attorno al locale, dentro bellissimi sacchi di iuta, è nato un giardino di piante aromatiche, che servirà la cucina ma profumerà piacevolmente anche lo spazio all'aperto. Aggiungerei solo delle targhette coi nomi delle piante, per renderle note anche ai visitatori. Sarebbe simpatico anche proporre un giochino olfattivo invitandoli a riconoscerle tutte, salvo poi confrontarsi con uno stampato in cui vengono elencate e dettagliate ma... in tal caso temo che dopo una settimana le foglie scarseggerebbero


martedì 1 aprile 2014

Addio al prelibato

Con uno scarno comunicato l'organismo internazionale IARC (International Agency for Research on Cancer) ha reso noto due giorni fa l'inserimento della voce "specie fungine" nell'elenco delle sostanze probabilmente cancerogene per l'uomo (per gli iniziati la classificazione corrispondente è la 2A). La notizia, già diffusa dalla stampa francese, non sembra avere avuto ancora eco in Italia, fatto salvo un articolo comparso sul website dell'Unione Micologica Italiana (website: dipsa.unibo.it/umiweb/umi) a firma del prof. Anselmo De Nardi, in cui vengono espresse caute riserve in merito alle conclusioni cui è pervenuta la citata agenzia. Né l'Istituto Superiore di Sanità, né il Ministero della Salute hanno per il momento commentato la notizia. A sostegno della propria decisione IARC cita gli esiti sia di studi "in vitro" che di una ricerca condotta su un gruppo di controllo di 10000 individui, tutti residenti nella zona di Montpellier, dove è diffusissimo l'impiego alimentare della specie denominata "Champignon du Midi". Nell'attesa di saperne di più propongo a tutti i "Passatelli" di celebrare il probabile addio al prelibato alimento con un'ultima e luculliana mangiata di porcini, ovoli, prugnoli, galletti ... da organizzare non appena la stagione lo consentirà.