domenica 10 agosto 2014

FIRE !!!!!

Per fortuna alcuni amici del blog amano le corse in bici. Per fortuna alcuni di loro ogni tanto partecipano ad una gara. Per fortuna una di queste è stata felicemente organizzata il giorno seguente a una serata del Postrivoro. Per fortuna chi si era iscritto alla gara era prenotato per quella serata... E ME L'HA CEDUTA!!!!
Così, sotto una specie di diluvio universale (felicemente rientrato in tempo per non rovinare il tutto) Enonchef ed io, già pronta a raggiungere la location a piedi scalzi per non aver prudentemente indossato stivaloni da pesca, abbiamo raggiunto la location faentina dove stava già accadendo questo: 



Lui è DAVE PYNT,  australiano e attualmente chef del Burnst End di Singapore, passato però attraverso il Noma di Copenaghen e da Victor Arguinzoniz, ad Extebarri, dove già andammo nel gastrotour spagnolo.

Ad accostarlo c'era il  sommelier Nicola Massa, che dopo esperienze varie nel mondo è ora occupato presso l'azienda agricola Arianna Occhipinti in provincia di Ragusa e che qui è messo di fronte alle dissertazioni provocatorie della nostra inviata Enonchef:


L'esperienza del Postrivoro-  con tutto che anch'io concordo con molti sul fatto che i cuochi in trasferta non saranno mai come se li vivessimo nel loro habitat, perché gli manca tutto, dalle materie prime alle cucine di cui di solito dispongono-  è assolutamente da provare!!!
Gli organizzatori, i ragazzi dell' associazione Raw-magna, sono straordinari e coinvolgenti. Il posto era intrigante. La mise en place molto particolare. I presenti, fra i quali Marco Bolasco e signora,  provenienti da ogni parte d'Italia.
Enonchef tiene i piedi per terra ma io ero già da ancorare al suolo prima di cominciare.

Antipasto di ostriche servito con una nuovissima birra cervese (non volevo scrivere 'cerveza': è proprio al sale di Cervia


e infine... via col menù, tutto rigorosamente alla brace, compreso il giochino finale del marshmallow grigliato su uno stecco e vergognosamente colato (il mio) completamente fra le braci. Ne era escluso solo il dolce, una fantastica Pavlova in omaggio alla terra d'origine.














                            
                                                  

Uova di quaglia, carni rosse, pesce, frutti di mare, pollo, porri, finocchi buttati direttamente fra le braci fino a diventare carboni essi stessi, poi puliti fino al cuore, che a quel punto è buonissimo, e persino mezzo osso di manzo segato a metà per poter degustare anche il colester... pardon, midollo alla griglia. Tutto magari non perfetto per la precarietà di esecuzione di cui dicevo ma ... niente niente male.  Lascio parlare le foto sopra (purtroppo ci sono pochi piatti, perché ero troppo presa dall'insieme).

Ho gradito molto anche la scelta di Massa di non farci assaggiare vini già reperibili in bottiglia, ma di incuriosirci rispetto a nuove produzioni e prove dell'Azienda Occhipinti.
Lascio a Enonchef il testimone per parlarcene con maggiore competenza.

Capito?!?? Enoncheeeeef???!???
 
Io sono andata  in totale visibilio 'solo'  per un marsala De Bartoli Riserva 1945 al quale fatico ancora a credere.





































1 commento:

Franco ha detto...

Ehehe .... Son sia contento che dispiaciuto .... Contento perche' vi siete divertite e contaminate in questo ambiente stimolante , dispiaciuto perche sta c....o di bici o meglio di gara mi ha tenuto lontano da un POSTRIVORO incentrato sul BBQ che dal ns POST appare evidentemente imperdibile ...sob..!